Sobre a Faculdade São Bento da Bahia

terça-feira, 5 de julho de 2011

Fonte Vaticana - Notícias





Somos chamados para Evangelizar.










“La suora nell’epoca digitale”, è titolo del corso intensivo che ha preso il via oggi presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum. L’iniziativa, rivolta alle religiose di diverse Congregazioni, s’inserisce nel più ampio magistero che Benedetto XVI sta svolgendo sull’evangelizzazione del cosiddetto “continente digitale”. In particolare, sarà approfondito il rapporto quotidiano con i giovani e con tutte le persone che manifestano bisogno di dialogo e aiuto, attraverso lo schermo di un computer. Marco Guerra ne ha parlato con uno dei docenti del corso, il teologo padre Luis Alfonso Orozco:RealAudioMP3 

R. – La suora si trova nell’epoca digitale e, con la sua identità di consacrata, deve saper capire come funzionano questi mezzi, utilizzandoli appunto come un mezzo e non come fine, avvalendosene per evangelizzare la società. Siamo ben coscienti di parlare soprattutto delle nuove generazioni, che vivono questa realtà quotidiana e popolano quelle “acropoli” che noi siamo chiamati ad evangelizzare. 

D. – Dunque, si può parlare di una vera e propria pastorale giovanile per il web?

R. – Il Santo Padre ha spesso dato l’esempio attraverso tutti i mezzi moderni, inserendo il suo messaggio e la sua parola piena di luce e di guida chiara per i giovani di oggi. Credo che la gente, i giovani e noi tutti siamo assetati di belle notizie, di verità, di speranza. E la colpa – magari per omissione – può essere nostra che non innestiamo il messaggio evangelico in questa acropoli dei media. Non si tratta di fuggire o di aver paura di questo, ma si tratta di saperlo utilizzare per comunicare il Vangelo. 

D. – Questo corso è rivolto alle religiose: la sensibilità di una suora può essere vincente su un mezzo dialettico e interattivo come Internet e i social network?

R. – Interverrà una suora olandese, che ci porterà la sua esperienza: ha saputo utilizzare il computer per riuscire ad entrare in contatto con delle ragazze e più di una si è interessa alla vita religiosa. Ecco l’esperienza di una suora che utilizza bene i nuovi media per entrare in contatto con le giovani, destare in loro delle domande o dei dubbi, magari scoprendo che qualcuna si è poi sentita chiamata alla vita religiosa ed è entrata in convento. Sono casi positivi che dicono che i frutti ci sono. 

Sul contributo specifico che può essere offerto dalle religiose, sentiamo il parere di una delle partecipanti al corso, suor Elena del Cottolengo di Torino: 

R. – Prima di tutto, possiamo far capire che è un mezzo e che quindi quello che conta è mantenere una relazione, ma che sia una relazione interpersonale autentica. E ciò distinguendo bene quelli che sono i mezzi da quello che è il fine: incontrarsi, perché quello che oggi è maggiormente in crisi sono proprio i rapporti fra le persone. (mg)



Fonte: http://www.radiovaticana.com